CURRICULUM

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Non ancora adolescente comincio a prendere dimestichezza con la chitarra ed a cantare le mie prime canzoni napoletane, entrando poi a far parte del famoso complesso musicale “I lupi irpini”, in cui brillava, per bravura e professionalità, il giovane chitarrista Tony Trivelli, proveniente da Roma, dove si era formato musicalmente.

Più tardi, poco più che ventenne, avendo superato il concorso magistrale, vado a vivere a Napoli per insegnare e qui approfondisco gli studi sulla chitarra classica presso la Scuola musicale “G.B. Pergolesi”. Si realizzava un sogno: finalmente ero nella patria della canzone napoletana, nella terra di Di Giacomo, di Bovio, di Murolo, di E.A. Mario e di tutti gli altri grandi artisti, che avevano reso celebre Napoli nel mondo con le loro canzoni.

Inizia qui la mia attività di cantante-chitarrista, che mi vede impegnato nei migliori locali notturni del golfo di Napoli, tra Ischia, Capri, Sorrento e la stessa Napoli.

Qualche anno dopo mi trasferisco nell’isola d’Ischia, dove rimango circa sette anni, svolgendo la doppia attività di insegnante e cantante-chitarrista nei nights dell’isola e dedicandomi all’approfondimento degli studi sulla Storia della canzone napoletana, sempre sorretto da una passione sconfinata. In quegli stessi anni isolani, come se un seme preesistente avesse trovato terreno fertile per germogliare, scopro in me la vena del verseggiatore e del compositore, cominciando, così, a scrivere le mie prime canzoni.
Nel frattempo mi iscrivo alla S.I.A.E., conseguendo le qualifiche, dopo aver superato i relativi esami, di “Autore della parte letteraria” e “Compositore”.

Rientrato a Napoli, dove vivo tuttora, ho sempre continuato a tenere serate, concerti e spettacoli in varie televisioni regionali del Sud, compresi due interventi a RAI 3 di Napoli, ed anche nei teatri e nelle piazze di gran parte dell’Italia meridionale, lavorando con i più importanti impresari teatrali di Campania, Lazio, Basilicata, Puglia, Calabria

Studioso appassionato e sincero innamorato della letteratura napoletana in genere e della canzone classica napoletana in particolare, nelle mie prestazioni tratto la Storia della canzone napoletana, che va sotto il titolo di

ANTOLOGIA DELLA CANZONE NAPOLETANA

dalle origini ai giorni nostri, presentata in chiave storica, musicale, culturale, aneddotica. Una forma di spettacolo che, negli anni, ha dato sempre ottimi risultatati, riscuotendo unanimi consensi di pubblico sia in TV che nei teatri, nei salotti e soprattutto nelle piazze, perché la gente desidera, ama sapere il perché delle cose, il particolare inedito e spiritoso, l’aneddoto esilarante e curioso, che già di per sé fa spettacolo predisponendo, oltretutto, la platea ad un ascolto più interessato e consapevole.

Ogni mio recital dura due ore: la prima ora la presento cantando sulle basi di mandolini, mandola, violino, chitarra e basso, i cinque strumenti canonici dell’800 con i quali si accompagnavano le canzoni dell’epoca e che io ho voluto riproporre al pubblico nella mia ultima pubblicazione, mentre la seconda ora, sempre e soltanto di canzoni classiche napoletane, è presentata cantando con accompagnamento della mia chitarra classica, opportunamente amplificata.

Segnalo, infine, una curiosità: tutti i miei Recitals hanno inizio, da sempre, con la stessa canzone, che io considero un po' come la mia mascotte, la mia canzone portafortuna e non è una canzone napoletana, ma una canzone siciliana, dolce e accattivante, "Amuri, amuri" che, storicamente, partendo da lontano, ben si inserisce in un contesto napoletano se è vero, com'è vero, che Napoli, un tempo, fu la gloriosa capitale di un "Regno" chiamato appunto "delle Due Sicilie".

Dario D'Arena